letture estive
Letteratura,  Libri

Tutti i consigli estivi di letture “folli”

“Sulla riva dei corpi e delle anime” di Gabriele Galloni

sulla riva dei corpi e delle anime
Consigliato da Salvatore Rosella

Sulla riva dei corpi e delle anime, e vi ho detto TUTTO. Anzi, in realtà, manco per niente. Questo titolo è solo la punta dell’iceberg del mio consiglio di lettura estiva (notate la metafora refrigerante). Ciò che vi propongo per il torrido agosto è un libro che rispolvera la speranza. Ipotizza un contatto tra vivi e morti, tra i giovani e la poesia, tra la povertà e il riscatto. Leggerlo smonta inevitabilmente un bel po’ di pregiudizi: i ragazzi non capiscono più la poesia, tantomeno la sanno scrivere; la poesia non è un talento delle periferie; l’aldilà e l’aldiqua sono destinati a restare divisi.

Detto ciò, spero che la vostra curiosità sia divampata e sia sorta in voi la fatidica domanda: ma chi l’ha scritto sto libretto sibillino? Ebbene, l’ha scritto un mio amico di penna, con cui ho già avuto modo di dialogare sulle pagine di questo blog, tale: Gabriele Galloni. Ragazzo giovanissimo, classe 1995, nato nella periferia romana der Trullo. Poeta raffinato, di una musicalità pascoliana che strizza l’occhio al buon Gozzano. Nel 2020 ci ha prematuramente lasciato, e ci ha lasciato tanta poesia. Qualcuno cantava che “quando muore un poeta, non muore mai”… leggete i suoi versi, editi da Crocetti in una prestigiosa collana, e capirete la verità di questa canzone.

In realtà, la raccolta che vi consiglio è praticamente un’opera omnia, una selezione postuma e generosa dei suoi migliori scritti (quasi tutti appunto). Potete cominciare da qui la vostra conoscenza di Gabriele, oppure prendervela con calma e, data la stagione, cominciare da L’estate del mondo (l’ultima silloge pubblicata in vita). In ogni caso non sbaglierete. E badate, quando dico che conoscerete Gabriele attraverso i suoi scritti non dico una bugia né una banalità: spesso un poeta si nasconde nei suoi versi oppure si sublima, si trasfigura. Gabriele invece, in quasi tutti i suoi componimenti, resta semplicemente il ragazzo svolazzante che era.

“Effetto Domino” di Marica Modaffari

effetto domino
Consigliato da Giorgia Calò

Può un semplice bar diventare il centro del mondo? Se vivete in un piccolo paese in cui tutti si conoscono e le pareti di casa sono di carta velina allora la risposta è si!

Il Domino Lounge Bar è un piccolo locale di provincia gestito dal suo eccentrico proprietario Tom: un anziano signore che non manca mai di offrire un sorriso e una parola buona ai suoi clienti. È tra le mura del bar Domino che si incrociano le vite di Mira, Maya, Sandor e Roberto: una giornalista in fuga da una relazione tossica, una sposa fuggita dall’altare, un Don Giovanni senza controllo e un fotografo figlio di papà deciso a liberarsi del nome di famiglia.

Quattro persone completamente diverse fra loro che vengono improvvisamente travolti l’uno nella vita dell’altro come un effetto domino. Una storia di amicizia, intrighi, amore e rinascita che in qualche modo tornano sempre nel Bar Domino, dove ad aspettarli dietro al bancone c’è sempre un immancabile e ottimista Tom.

Un gioco di Troni…

trono di spade
Consigliato da Marco Siliquini

Forse arrivo un po’ tardi.. ma sicuramente c’è chi non ha ancora apprezzato la lettura della celebre saga di George R. R. Martin.

Personalmente non ho visto mai neanche una puntata della serie, perché lì per lì non mi ha mai attirato. Vi posso dire però che ho iniziato a leggere da qualche settimana il primissimo libro (uscito nel 1996!!). Ne sto apprezzando la trama, la coloritura descrittiva e l’abbondanza di colpi di scena e situazioni che tengono incollati alle pagine più della colla della rilegatura.

Qualcuno, persino, colloca Il Trono di Spade al secondo posto, dopo Il Signore degli Anelli, per quanto riguarda elevatezza e strutturazione della dimensione fantasy al suo interno. Perciò vi consiglio di comprarlo, magari in versione e-reader se non vi va di portarvi dietro un mattone durante le vostre vacanze, e di scoprirne (o riscoprirne) le sfumature, la poesia e la magia che a mio parere diventano protagoniste assolute in alcuni tratti della storia… Buona lettura!

La saga “Attraversaspecchi” di Christelle Dabos

attraversaspecchi - letture
Consigliato da Chiara Mazzamauro

Per chi non vuole spegnere la fantasia neanche in vacanza la saga perfetta da leggere è “Attraversaspecchi” della scrittrice francese Christelle Dabos, pubblicata dalla casa editrice E/O.

Se si dice che un libro non può essere giudicato dalla copertina, in questo caso la bellissima arte di Laurent Gapaillard rispecchia l’incredibile storia narrata. Mescola elementi fantastici, come isole fluttuanti e sciarpe animate, ad accenni di Belle Époque e pseudo-vittoriani, senza dimenticare le caratteristiche tipiche dello steampunk.

Da “Fidanzati dell’inverno“, passando per “Gli scomparsi di Chiardiluna” e “La memoria di Babel“, fino a “Echi in tempesta“, l’autrice affronta diversi temi, tra cui la filosofia, la teologia, la cosmogonia e persino l’ascesa sociale. E lo fa esplorando tutti gli angoli del mondo immaginario che ha costruito con tanta maestria.

Dalla tranquilla e placida arca di Anima, il luogo d’origine della protagonista Ofelia, dove gli oggetti prendono vita, la storia si sposta nella glaciale e minacciosa cornice della terra del Polo, l’arca di Thorn, dove ci sono scontri tra clan, gerarchie rigorose e intrighi di palazzo. Il terzo romanzo ci porta infine a Babel, una terra moderna, cosmopolita, con un clima caldo. Quest’ultima arca, apparentemente dedita alla non violenza e alla pace, in realtà nasconde segreti oscuri all’interno del “Memoriale“, la biblioteca più grande di questo mondo magico, perfetto per tenerci compagnia in questa spensierata estate.

L’Architettrice di Melania Mazzucco

architettrice - letture
Consigliato da Susanna Wilnkler

Per gli amanti della storia dell’arte e dell’architettura, “L’Architettrice” di Melania Mazzucco è imperdibile. È un romanzo storico di formazione, che tratta della storia vera di Plautilla Bricci, artista, pittrice e “architettice” vissuta a Roma nel Seicento.

È nel secolo dei papi Urbano VIII e Innocenzo X che cominciano ad affermarsi artiste donne, figlie d’arte, come Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani. Plautilla è la figlia di Giovanni Bricci, un artista tuttofare, che si dedica alla pittura e alla scrittura di piéces teatrali. È proprio Giovanni che la “sceglie” tra i suoi figli per farle seguire le sue orme. Lei riuscirà a emergere nel mondo dell’arte a Roma.

La vera protagonista di questo romanzo è Villa Benedetta, la cui progettazione è il punto più alto della carriera di Plautilla: a nessuna donna prima di lei fu concessa la possibilità di tale impresa. L’edificio, poi conosciuto come il Vascello, si trovava ai piedi del Gianicolo e segna tutto il corso della storia. La vita di Plautilla è inframmezzata dal racconto della distruzione della sua opera più celebre, avvenuta durante i combattimenti tra i giovani della Repubblica Romana e l’artiglieria francese, nel 1849.

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