Nascita assoluto
Filosofia,  Psicologia,  Racconti

Nascita di un momento di assoluto

È una di quelle sere. In cui si ferma tutto.

Nessun rumore sembra essere di questo mondo. Del mondo in cui sei tu. Che, forse, più che il mondo è il tuo mondo, un tuo modo di vivere il mondo. Ma in ogni caso ti ci trovi dentro, nel mondo, ed è quello di sempre. Ma è diverso: stasera il mondo è al tuo servizio. Camminate l’uno di fronte all’altro, vi incrociate e non vi filate di pezza: nessun fastidio. O forse, meglio: te ne stai seduto, comodo, su una panchina di un grande parco dagli avvolgenti colori autunnali, ma nessuno oltre te può entrare. Quel giorno – quella sera – il parco (che poi è il mondo) è tutto per te, e non c’è permesso che valga l’entrata di altri.

Non può accadere spesso: è un privilegio raro, in cui ti ritrovi senza preavviso. Basta poco per riconoscerlo: la sensazione di non avere un tempo massimo da rispettare, la convinzione che i limiti umani della stanchezza possano piegarsi ai tuoi tempi… perché no, anche ai tuoi capricci. Il tuo Spirito entra in contatto con l’Assoluto e ne saggia l’eternità…

Sono quelle sere in cui si immaginano colpi di scena, in cui si perfezionano capolavori, in cui nasce la scintilla di ciò che verrà percepito come unico e senza tempo. Puoi entrare più facilmente dentro te stesso, e poi uscire e guardare il mondo dall’esterno, con occhio ora critico, ora ironico, ora tempestivamente emozionato.

Lasciandoti trasportare dal sentire, pacato e lucido, e sperimentando la scelta nuda da ogni veste e condizionamento, riesci ad amalgamare concetti e sfumature, analisi e sintesi, continuo e discreto, analogico e digitale. Queste sono le sere in cui il piatto che sfornerai saprà di assoluto, andando a sfondare ogni criterio Michelin.

Non si sa…

Questo miracolo, non si sa mica come arrivi. Arriva. E noi siamo in grado di coglierne le note e la melodia, di suonare sulla stessa lunghezza d’onda. A quanto pare, esso è qualcosa di connaturato a noi: parte della nostra natura, della nostra esperienza.

Il tempo scivola e non te ne accorgi, l’aria fuori è ferma; che non tiri un filo di vento o che ci siano grandi folate, non cambia molto: l’aria, dentro, è limpida e vige una calma piatta. Una calma pronta a incresparsi, e dinamizzarsi e fondersi, laddove sopraggiunga un principio di pensiero mosso dalla motivazione del protagonista di questa magia. Le opere che nasceranno da questi momenti di Assoluto avranno numerose chiavi di lettura, profondità variabili come il fondo dell’Oceano, e durante la loro lieve composizione saranno state iscritte nei filamenti energetici che collegano tutti e tutto. Una porta d’accesso tale è preziosità allo stato puro, e un assaggio di Assoluto che nasce spontaneo in un cuore diviso a metà.

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