
La parola della settimana: Obbligo
Non mi hanno obbligato a scrivere questa presentazione, giuro!
A proposito, la parola di questa settimana è Obbligo e a parlarne sono tre dei nostri paladini della libertà: Giorgia Calò, Marco Siliquini e Chiara Mazzamauro.
La prima, scrittrice folle dall’intervista facile, è andata a intervistare Giulia Caminito nella fiera “Più libri, più liberi”; con una domanda fissa in testa: esistono obblighi nel costruire un personaggio letterario?
Marco invece è andato sul cult, sul cinema e non solo, parlando dell’universo di Hunger Games e Squid Game: obbligo di uccidere o essere uccisi, e non spoilero altro. Oppure, c’è una terza scelta di vita? Dall’America alla Corea il nostro Marco analizza i due successi planetari e il gioco, credetemi, vale la lettura.
L’ultima articolista del cerchio infine chiude in bellezza, con uno dei miei classici preferiti: 1984. Un futuro, allo stesso tempo passato e presente, ci riporta allo spettro della dittatura di Orwell. Uno scritto che ha ispirato generazioni di ribelli e dissidenti, compresi noi.
E voi, che dovete fare? Leggerci!
Ps: se vi va, ovviamente. Non obblighiamo nessuno.

