
Liberi di costruire un personaggio. L’intervista a Giulia Caminito
Nella scrittura non esistono regole. Sembra quasi strano da dire, viste tutte quelle ore passate sui libri di grammatica a memorizzare verbi, complementi e a studiare la struttura della frase
Eppure in un certo senso è così: nel momento in cui si scrive una storia e si da vita ai propri personaggi, la creatività non ha limiti. Quando scriviamo, così come quando leggiamo siamo liberi.
È stata proprio la libertà il tema della fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi, che si è svolta dal 4 all’8 dicembre alla Nuvola di Fuksas a Roma: una manifestazione interamente dedicata ai libri, con 484 espositori e tanti appuntamenti con scrittori, giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo.

Tra le iniziative della fiera, uno spazio dedicato alla scrittura creativa, organizzato dalla Scuola del Libro, insieme alla scrittrice Giulia Caminito, finalista al Premio Strega 2021 e vincitrice del Premio Campiello con il suo romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani).
La Caminito sarà tra gli autori che terranno una serie di lezioni di scrittura creativa insieme alla Scuola del Libro: si occuperà della sezione dedicata alla costruzione del personaggio, alle sue caratteristiche e a tutti i dettagli che andranno poi a svilupparsi nel corso della storia.
Proprio durante la prima giornata di Più Libri Più Liberi, la scrittrice ha tenuto una lezione sul personaggio, sottolineando come non ci siano obblighi o regole nella definizione dei protagonisti di una storia.
È davvero così? Lo spiega la stessa Giulia Caminito in un’intervista rilasciata per Idee Folli.
Il tema della Fiera di quest’anno è la Libertà. Qual è secondo lei il significato di questo concetto?
“È un tema sicuramente impegnativo. La libertà per me è scrivere, avere l’opportunità di farlo, di sbagliare, di fingere, di mascherare.
Avere l’opportunità di ritagliarsi quello spazio per la scrittura. Questo è ciò che io spero per me e per chiunque abbia questa passione: poter avere nel corso della giornata quei momenti di libertà, che non facciano parte di quella routine che la società vuole, ma avere un proprio spazio dedicato alla lettura e a scrivere”.
L’abilità di un personaggio è “saper mentire liberamente”. Quanta libertà c’è nella creazione di un personaggio?
“Moltissima. Un personaggio può essere un calco storico, oppure una totale invenzione. Può rappresentare noi stessi o una persona che conosciamo, un insieme di Io.
La scrittura è l’unico spazio in cui possiamo decidere quello che vogliamo: parlando di personaggi, siamo noi scrittori a determinare quale strada fargli intraprendere nel corso della storia e soprattutto il suo destino …”

Come hai costruito i personaggi del tuo ultimo romanzo L’acqua del lago non è mai dolce?
“Ho preso spunto da alcune persone, ma ho mescolato realtà e finzione: immaginario e idee personali.
Lo stesso contesto, in cui viene ambientato il libro può essere un personaggio, in questo caso il Lago di Bracciano: è un luogo che io ho attraversato a fondo. Quando si dice “scrivete di cose che conoscete” è giusto, perché possiamo utilizzarle in maniera più concreta.
L’approfondita conoscenza di questo lago mi ha consentito di utilizzare tanti elementi in più, che mi hanno portato alla costruzione del personaggio”.

