
Il potere della gratitudine: dare una svolta spirituale alla propria vita
Avete mai provato a dire “grazie”? Un vero grazie, un grazie autentico, o un grazie scomodo? Non intendo il grazie che dite al cameriere quando vi porge il piatto, o il grazie che rivolgete a chi vi ha passato il sale a tavola. Non intendo un grazie privo di carico cosciente della vostra volontà, detto solo in luogo di una convenzione sociale che fa sembrare scontato ciò che non lo è.
No: intendo un vero grazie, un – perché no – grazie ragionato, un grazie elaborato, inespresso ma pronto ad uscire dalla gola, dal cuore. In altri termini, i “grazie” di cui ci parla John Kralik nel suo libro “Il potere della gratitudine”.
Una nuova scoperta
Avvocato votato all’onestà e all’umanità fin dall’avviamento della sua attività nel 2000, fin dal giorno in cui affisse quella “Dichiarazione di ideali” sulla parete del suo studio legale, John ci racconta di come la sua vita sia letteralmente cambiata grazie a una nuova abitudine: quella di ringraziare le persone.
Esprimere riconoscenza e gratitudine
Uno, due, tre, quattro… trecentosessantacinque! Nel 2008, questo è il numero di biglietti di ringraziamento che John scrisse e inviò alle persone accanto a lui: uno all’anno. Un’insolita abitudine, penserete. Eppure sono proprio questi piccoli pensieri che gli hanno cambiato la vita.
Sull’orlo della disperazione, dopo un tremendo 2007 che lo pose in una situazione molto difficile sia a livello lavorativo sia a livello personale e privato, una semplice passeggiata sul sentiero dell’Echo Mountain, in Colorado (USA), e una giornata passata nella natura lo portarono all’ispirazione, basata su un ricordo d’infanzia legato al nonno, che avrebbe cambiato la vita a lui e alle persone a lui vicine: utilizzare dei biglietti, che sarebbero risultati presto inservibili per la sua professione di avvocato, per ringraziare sinceramente delle persone che in un modo o in un altro lo avevano aiutato, o che comunque avevano fatto qualcosa, anche di molto piccolo, per cui esprimere la propria riconoscenza e dire: “Grazie!”.

Amore chiama amore
Partendo dagli affetti più cari, e arrivando piano piano a conoscenze più lontane, John è stato capace di innescare una sorta di circolo virtuoso simile a quello visto qualche settimana fa con la “formula del cuore” (pay it forward), ovvero la creazione di un’atmosfera, un clima, donato e ricambiato, di gratitudine, di gentilezza e di amore. Neanche a dirlo: pochi biglietti dopo l’inizio di questo nuovo costume, la gratitudine che tornava indietro dai fortunati destinatari dei biglietti di John ha cominciato inaspettatamente a dare i suoi frutti, “moltiplicandosi”, e permettendo concretamente a John di risollevare la sua disastrosa situazione attuale, a livello pratico oltre che intimo e spirituale.
Tutto questo genererà in maniera spontanea e autentica una rete potenzialmente infinita di gentilezza, amore e umanità tra mittenti e destinatari di questi biglietti; il tutto attraverso pochi gesti, ma carichi di significato e portata esistenziale.
Conclusioni
Personalmente, ho scoperto questo libro studiando per un esame universitario opzionale, “Psicologia positiva”. Era uno tra i testi a scelta, ma la mia attenzione è stata subito attirata da questo in particolare. La lettura – avvenuta durante i primi giorni del 2017 – è stata veloce, come veramente poche volte mi accade, segno della percezione di qualcosa che fa risuonare fortemente ed autenticamente le mie corde.
Allora, il mio invito è quello proposto dall’autore: di impegnarsi a dire “grazie” di più, con un biglietto o con una parola sola. Anche se una cosa è certa: per avere una carica motivazionale unica, dovete leggere “Il potere della gratitudine” di John Kralik – come al solito, link nella sezione finale.
Ah! Un’altra cosa: GRAZIE. A voi lettori che ci avete sostenuto per questo primo anno di avventura. Uno ad uno, siete stati molto importanti per noi (noi inteso come scrittori, ma anche come insieme costituito da noi scrittori e voi lettori). Senza di voi, staremmo solamente scrivendo un diario dei nostri pensieri e delle nostre memorie, che resterebbe archiviato in uno schermo illuminato, senza ritorno di alcun tipo. Anche un singolo like ci fa sapere che c’è qualcuno con cui realmente stiamo condividendo qualcosa.
“Non aspettare.
Di’ grazie a qualcuno ogni giorno,
per un dono, un gesto, un sorriso, un aiuto.
Potresti ricevere in cambio
qualcosa di prezioso e inatteso.
E stupirti dell’incredibile potere
della gratitudine“
John Kralik
Sezione testo consigliato


Un commento
claudia
Grazie ragazzi!!! Mi sembra impossibile sia già passato 1 anno!
Aspettare il lunedì per tuffarmi in nuovi mondi, trasportata dalle mille sfaccettature delle parole proposte.
Viaggiare attraverso le “parole” su sentieri senpre nuovi, o, se conosciuti, visti da altre angolazioni!
Grazie della vostra voglia di interagire con tutti noi. Stimolandoci, incuriosendoci e lasciandoci sempre arricchiti di altro.
Oltre le parole, oltre le immagini…
Grazie!
Claudia